4 - 8 Dicembre 2009: Viaggio a Bamberga e in Franconia
Vai agli orari e indirizzi dei locali visitati!

Venerdì 4

Il nostro viaggio inizia secondo il format ormai stabilito, ovvero caricando il solito camper noleggiato. La consueta truppa, composta dal sottoscritto, Michele, Cinghio e Seba, viene stavolta affiancata da Alberto, collega di Seba desideroso di approfondire le sue conoscenze birrarie. La meta non è però il Belgio, bensì la Germania, e in particolare quell'angolo di Baviera settentrionale conosciuto come Franconia, regione che, insieme alla città di Bamberga, rappresenta una delle tante "terre sante" europee per gli appassionati di birra. Ci incamminiamo quindi sulla Torino-Piacenza-Brescia in direzione del Brennero, ed essendo partiti verso le 20, ci fermiamo per cena al birrificio BABB di Manerbio (BS).
Appena arrivati incontriamo il birraio, Riccardo Redaelli, insieme a degli amici. Ci accomodiamo all'interno e abbiamo quindi la fortuna e l'onore di passare la serata in compagnia dello stesso birraio che ci illustra con passione e cognizione di causa le sue birre. Riccardo raccoglie l'eredità del "birraio nomade" Maurizio Cancelli, la cui gamma, dopo un anno di rodaggio, ha adattato alle proprie preferenze, raggiungendo livelli eccellenti. Alle "solite" Omnia, Rubinia, BockAle (che dà il meglio di se' dopo parecchio affinamento), Alba e Fusca, ha poi affiancato la Föm (fumo in lombardo) dal colore ramato e dai malti peated (torbati). Cosa c'è di meglio che iniziare un viaggio verso Bamberga, culla delle birre affumicate, con un birra che si chiama Föm?
Dopo la buona cena, Riccardo ci porta anche a visitare il bellissimo impianto Kaspar Schultz e l'ambiente coi numerosi fermentatori, addirittura donandoci delle bottiglie per il nostro viaggio! Ringraziamo quindi per cotanta ospitalità e generosità, e già contenti della prima tappa, ripartiamo verso la Germania.


Sabato 5

Il birrificio comunale di NeuhausDopo un viaggio tranquillo arriviamo verso le 7 del mattino nella mitica Windischeschenbach. Paesino dal nome non poi così impronunciabile, Windischeschenbach ha raggiunto la fama mondiale grazie alle Zoigl, birre che più che rappresentare uno stile rappresentano una "modalità produttiva". In cinque paesini (Windischeschenbach, la sua frazione Neuhaus, Falkenberg, Eslarn e Mitterteich) di questa zona quasi al confine con la Repubblica Ceca esistono dei birrifici "comunali", i quali a rotazione vengono dati in utilizzo a famiglie del paese che producono la birra che poi venderanno nei loro locali (generalmente coincidenti con la propria abitazione). Windischeschenbach, con 11 famiglie nel capoluogo e 5 nella frazione di Neuhaus (che ha comunque un proprio birrificio), rappresenta quindi la capitale della Zoigl, cosa rimarcata anche da un apposito cartello di indicazione turistica lungo l'autostrada... Dati i turni di produzione, non tutti le zoigl sono disponibili allo stesso tempo. Su internet (in particolare sul sito zoiglbier.de) così come sulla ottima Good Beer Guide Germany del Camra, è possibile trovare le giuste informazioni per pianificare la propria visita, anche se talvolta potrebbe risultare un po' macchinoso. Il sabato è in ogni caso il giorno migliore, e dato che comunque non avevamo alternative, abbiamo optato per semplicemente cercare i vari locali ed entrare in quelli aperti, cosa comunque non difficile date le esigue dimensioni di Neuhaus e Windischeschenbach. Ma queste Zoigl come sono? Come ho già detto il nome non indica uno stile vero e proprio, comunque si tratta tendenzialmente di lager dal colore ramato o sull'arancione, non filtrate, caratterizzate dalla consueta maltosità mielata e da una luppolatura raffinata ma generosa.

Tornando alla nostra visita, sull'eccellente sito del comune avevo trovato una pianta stradale con due belle freccione rosse che indicavano le aree di sosta per i camper. Optiamo per quella adiacente alla moderna chiesa di Neuhaus; non riusciamo bene ad identificarla, presumendo che si trattasse semplicemente di una decina di posti a ridosso della struttura sacra. Dopo un paio d'ore di riposo andiamo quindi a caccia di Zoigl, scendendo verso il Markt di Neuhaus (dove si trovano tutti e cinque i locali, praticamente uno di fila all'altro) per poi attraversare il fiume e proseguire a Windischeschenbach. Così facendo, la prima struttura di interesse che si incontra è proprio il birrificio, dall'aspetto tradizionale ma ben curato. Poco più in là vi è invece Schoilmichl, situato in una bella casetta all'angolo del Markt. Fuori vi è appesa la stella a sei punte: non è un simbolo di discriminazione (fortunatamente la Germania ha superato abbondantemente il periodo più cupo della sua storia) bensì come sappiamo il simbolo dell'arte brassicola, che origina dalla sovrapposizione dei triangoli che indicano i quattro elementi (aria, acqua, fuoco, terra) indispensabili per la birrificazione. In particolare, il simbolo esposto fuori da una taverna che serve Zoigl significa che è aperta, e che c'è birra. Scendiamo le scale e la sensazione è quella di aver sbagliato porta ed essere entrati in casa di qualcuno. La bella taverna in cui siamo è infatti tutt'uno con la casa dei proprietari, mentre l'altro tavolo occupato sembra di gente assolutamente abituale. Fattostà che il posto è quello giusto, e il rubizzo signore, pur non parlando una parola di non-tedesco, ci porta le liste. Restiamo allibiti per il prezzo: 1,60 € per un boccale da mezzo litro. Sì, non è un errore di battitura: ovviamente le famiglie non vivono delle sole rendite del locale, ma si tratta comunque di prezzi molto al di sotto dello standard anche tedesco. Il segreto è appunto la modalità di produzione: tramite l'uso condiviso di un impianto pubblico, e grazie anche ad agevolazioni fiscali, è possibile abbattere i costi a tal punto. E' anche possibile mangiare piatti semplici come salsiccie o insalate (anch'essi a prezzi molto bassi), ma come colazione riteniamo sufficiente andare di Zoigl. Suscitiamo la simpatia del sorridente signore e dell'altro tavolo, che in qualche strano dialetto locale ci avrà certamente canzonato. La birra scorre giù facilmente e risulta piacevole e dissetante, con quel sentore particolare amarognolo; è servita alla spina ed è possibile anche farsi imbottigliare boccioni da 1 o 2 litri da portarsi a casa, ma pensiamo che non sia il caso sottoporli a tutto il viaggio. Unico tra tutti i produttori di Windischeschenbach e Neuhaus, Schoilmichl produce anche una "Zoigl-Weizen", ovvero una Weizen come stile ma Zoigl in quanto prodotta sempre nel birrificio comunale.
Dopo questa accogliente colazione, che ci fa già capire come sarà l'andazzo del viaggio, continuiamo il nostro "Zoigl-crawl" scendendo per il Markt. La prima Zoiglstube che si incontra (si identificano da una apposita targa metallica verde concessa da una specie di "consorzio della vera Zoigl" è "Beim Käck'n", ma niente stella fuori, porta chiusa e niente birra. Poco più avanti vi è "Witt", più avanti ancora "Teicher" e in una strada laterale in fondo alla piazza "Schafferhof": tutti chiusi! D'altra parte, non saremmo sopravvissuti a cinque birre di primo mattino... Scendiamo quindi da una ripida discesa che ci porta al ponte sul torrente, attraversato il quale ci si trova nella mitica Windischeschenbach.

Qui ci incamminiamo su per la Hauptstrasse verso il centro; dopo alcune centinaia di metri sulla sinistra vi è il vicolo Braugasse nel quale troviamo il birrificio comunale. Si tratta di un piccolo edificio molto vissuto (quasi fatiscente!) ma evidentemente molto utilizzato e funzionale: vi è difatti in corso una cotta e l'odore di malto e trebbie nell'aria è inebriante. Non vogliamo disturbare e proseguiamo per il vicolo, dove in un grande edificio dipinto di azzurro si trova "Wolfraumstub'n". Non capiamo bene la situazione, dal momento che la stella è esposta ma il locale è chiuso. Un po' delusi torniamo verso il centro e ci fermiamo per una colazione "solida" in un negozio di alimentari con tanto di panetteria, mangiandoci due ottimi bretzel caldi a testa. Lì di fronte, in una strada che sale verso la chiesa, vi si trova un'altra Zoiglstube, "Gloser", in un bell'edificio di pietra coperto da rampicanti: purtroppo però è chiuso. Alla fine della strada, nella piazzetta, troviamo però l'albergo/birreria Weisser Schwan, segnalato sulla Good Beer Guide ma non sul sito zoiglbier.de; in ogni caso dotato della inconfondibile targa verde. Entriamo e ci accomodiamo, l'arredamento è molto peculiare con vari trofei di caccia e un'enorme stufa. Anche alcuni anziani avventori ad un altro tavolo sembrano far parte dell'arredamento... Fattasi ora di pranzo, oltre ovviamente ad un giro di Zoigl (più chiara e meno ruspante di quella di Schoilmichl) prendiamo un piatto di wurstel (con crauti e senape) a testa (il menu non presenta piatti molto elaborati). Mangiato e bevuto in tranquillità, al momento di pagare il conto ci viene un colpo apoplettico: 17 euro in totale: 3.50 euro a testa per mezzo litro di birra e un piatto non abbondante ma comunque sufficientemente saziante. Incredibile.
Torniamo fuori e proseguiamo il tour delle Zoiglstuben: praticamente adiacente al "Weisser Schwan" c'è "Zum Posterer", ma il cartello dice che oggi apre alle 14. Lungo la Stadtplatz ve ne dovrebbero essere tre: "Da Roude", "Fiedlschneider" e "Beim Binner", ma niente stella. Ci infiliamo quindi nel piccolo mercatino di natale allestito intorno alla chiesa. Qui, tra bancarelle di oggettistica ma soprattutto di dolciumi e vin brulé (Gluhwein) troviamo un piccolo banchetto dentro ad una capanna con tanto di fustino con spillatore e cartello "Zoigl 1 €". Scopriamo quindi che si tratta di Binner (ecco perché il locale era chiuso) e non possiamo quindi astenerci dall'approfittarne, anche se la birra è quasi gelata (senza bisogno di raffreddarla, era solo l'effetto del gran freddo). Vedendoci così pratici con la birra, ci avvicina un rubicondo signore sulla settantina, che più tardi scopriremo chiamarsi Aloisius, che, prima persona dall'inizio del viaggio, parla ottimamente l'inglese. Si stupisce e si compiace della nostra conoscenza e passione per la birra locale (non sono la Zoigl, parliamo anche di Bamberga) e addirittura ci offre una birra; nel frattempo coinvolgiamo nella discussione il signor Binner. Dopo qualche giro, un po' di foto, e tante risate, salutiamo il mitico Aloisius e proseguiamo il nostro tour.
Proseguiamo verso la Neustäder Strasse, nei cui dintorni si trovano altre tre Zoiglstuben. La prima è "Loistl"; poi in una strada laterale in leggera salita "Schlosshof", e ancora sulla Neustäder Strasse "Stern". Anche questi tre sono chiusi, e anche qui non capiamo perchè comunque l'ultimo abbia esposta la famosa stella. Torniamo verso il centro, dove all'inizio della Hauptstrasse troviamo l'albergo-birreria Oberpfalzer Hof, anch'esso dotato di targa verde. Entriamo e ci accomodiamo nella sala deserta, abbiamo quindi l'opportunità di parlare (in inglese!) con il proprietario che ci racconta appunto come con questo metodo e con agevolazioni fiscali i costi delle Zoigl siano così ridotti. Raccontiamo anche del nostro tour e delle tappe già fatte e da fare. Oltre alla buona Zoigl della casa alla spina sono servite anche un paio di birre nazionali industriali, che però decliniamo.
Zum PostererA questo punto si son fatte le due e torniamo quindi da Zum Posterer che nel frattempo ha aperto. Il locale, costituito da una unica sala decisamente affollata, è il più "curato" della giornata, e più che casa di qualcuno sembra un vero e proprio esercizio. Oltre alla ottima Zoigl prendiamo anche qualcosa da mangiare, come sempre a prezzi estremamente competitivi. Già di nostro soddisfatti di questa ottima Zoiglstube, fortunatamente trovata aperta, al momento di andarcene un avventore locale, senendoci parlare in Italiano, ci grida "Italiani!" e si esprime in una (con pronuncia impeccabile) sonora bestemmia. Decisamente divertiti da questo fuori programma ritorniamo quindi a Neuhaus per riprendere il nostro camper, smaltendo con la passeggiata le numerose Zoigl bevute. La visita a Windischeschenbach e Neuhaus ci ha profondamente soddisfatti, sia per l'aver visitato una delle mete più "oscure" ma venerate tra gli appassionati, sia per l'aver effettivamente incominciato il viaggio con ottime birre e un'ottima atmosfera.

Prossima tappa del viaggio è la vicinissima Repubblica Ceca, in particolare la città di Cheb (Eger in tedesco) la quale, oltre ad aver dato i natali a Pavel Nedved, a detta della Good Beer Guide Praga & Rep. Ceca ospitava, nelle cantine del castello, un ottimo brewpub, "Hradní Krcma". Ritenendo che la piccola deviazione avrebbe dato un forte valore aggiunto al viaggio, guido la compagnia fino a Cheb (confine attraversato senza nessun controllo: grazie Schengen!). Qua cominciano i guai. Parcheggiato il camper in un parcheggio in centro, iniziamo col farci fregare venti euro in cambio di una manciata di monetine. Lezione numero uno: arrivare in Repubblica Ceca con le Corone già cambiate e mai mostrarsi titubanti. Spostato il camper per paura di ritorsioni, saliamo verso il castello. Trovato il locale, effettivamente in una posizione stupenda, scendiamo in quella che è una vera e propria cantina in pietra ma, per il nostro disappunto, le birre alla spina sono tutte, seppure nazionali, di fabbricazione industriale. Chiedo al ragazzo che (in Inglese) mi dice che da almeno tre anni non si produce più birra. Affranti, consumiamo i nostri spiccioli per una media di "Gambrinus" (peraltro neanche a posto) giusto per non andarcene senza aver consumato nulla. Gentilmente il proprietario ci fa visitare il locale che è davvero bello, certo sarebbe stato meglio tre anni fa... Lezione numero due: MAI fidarsi unicamente di una sola fonte (in questo caso la GBG), specialmente quando risale a qualche anno addietro (2006). Telefonare sempre, specialmente se si sta cambiando città apposta per visitare uno specifico locale. La piazza di ChebAccuso la sconfitta e porgo le mie scuse alla compagnia; nel frattempo Cinghio era ritornato in camper perchè non ci sentivamo per nulla sicuri di ritrovarlo. Per smaltire la delusione, io, Michele, Alberto e Seba facciamo una breve passeggiata nel centro, visitando la piazza principale e la cattedrale, entrambe (almeno questo!) splendide. Nella piazza, in una costruzione antica conosciuta come "Spalicek", troviamo una qualsiasi birreria, dove decidiamo di affondare la delusione in una Pilsner Urquell bevuta in patria (non siamo neanche lontani da Plzen), nettamente migliore di quella che si trova in bottiglia da noi, anzi, decisamente buona. Trattandosi di un posto turistico accetta il pagamento in Euro, i prezzi sono comunque ridicoli (meno di un Euro per mezzo litro).
Con la coda tra le gambe ritorniamo al camper e, lasciato il volante ad Alberto per il suo battesimo camperistico, ritorniamo nella ben più civile, sicura e affidabile Germania.

GöllerDurante il viaggio in autostrada, consultati gli orari di apertura dei vari locali, e considerata l'ora, elaboro un cambiamento di programma. Superiamo quindi Bamberga e, proseguiti una ventina di Km in direzione di Würzburg, usciamo a Zeil am Main, piccola e pittoresca cittadina da noi però raggiunta per la presenza della birreria Göller. Trattasi di un produttore, a conduzione famigliare, ma comunque di medie dimensioni, il cui locale, adiacente alla produzione, si trova nel bel centro storico della cittadina (l'indirizzo è fuorviante: per raggiungerlo basta proseguire per la "Speiersgasse", stradina che si diparte dal fondo della piazza, il locale è alla fine a sinistra). Dopo un breve equivoco, che ci aveva portato ad entrare in una sala evidentemente riservata per la riunione di un circolo privato (sembrava una riunione del NSDAP...) troviamo in seguito la sala giusta (dietro ad una porta anonima, a sinistra del corridoio di ingresso). Le birre prodotte sono numerose, ma non tutte sono disponibili alla spina: fortunatamente la Rauch è disponibile a caduta dai fustini. Oltre ad essa, assaggiamo anche Pils, Keller e Dunkel, tutte ben fatte e pulite, con ovviamente la Rauch (la prima del nostro viaggio!) in testa: affumicato non invadente ma ben caratterizzante, per una grande beverinità. Oltre alle birre, prendiamo anche da mangiare: è disponibile un buon menu con piatti sostanziosi della tradizione bavarese. Siamo però stanchissimi e quindi non esageriamo, tornando in camper per passare la notte. Rimandiamo al giorno successivo anche gli acquisti di bottiglie da portare a casa. Fortunatamente vi è un comodo parcheggio anche per camper, si trova in una laterale della strada principale arrivando da Bamberga, comunque è ben segnalato.


Domenica 6

Svegliatici in quel di Zeil am Main, ripassiamo da Göller, dove facciamo un po' di acquisti da portare a casa. Costo di una cassa da 20 bottiglie da mezzo litro, cauzione per il vetro e per la stessa cassa incluse: 17 Euro. Ridicolo. Vittoriosi, rientriamo in autostrada dirigendoci ad Est, uscendo a Schesslitz, pochi chilometri dopo Bamberga. Qui ci immettiamo sulla strada principale che attraversa appunto Schesslitz, per poi, una volta arrivati a Drosendorf, svoltare a destra verso il paesino di Merkendorf. Qui infatti si trovano due birrifici conosciuti e celebrati, Wagner e soprattutto Hummel.Hummel Ci rechiamo subito da quest'ultimo, dato il curioso orario che effettua la Domenica (aperto solo al mattino e chiude alle 12). Il piccolo locale è ciononostante parecchio frequentato, anche da gente che fa colazione leggendo il giornale e bevendo una birra. Il birrificio mi era giunto a conoscenza da una ricerca sul newsgroup, in quanto una volta un paio di sue birre erano state presenti, insieme ad altre rare birre franconi, all'immenso Ma che siete venuti a fà di Roma. Esse erano la rauchbier Räucherla e la doppelbock affumicata Räucherator. Putroppo quest'ultima al momento della nostra visita non c'è, il titolare ci spiega che sarà disponibile a marzo. C'è invece la prima, ed insieme a essa una decina abbondante di altre birre. Decidiamo quindi, nonostante l'orario mattutino, di provare almeno tutte quelle disponibili alla spina. Assaggiamo quindi una ottima weiss, una ottima bock chiara ("Leohnardi Bock"), una ottima "Cowboy Schwarz", una ottima keller, una ottima Märzen, una ottima Pils e soprattutto la strepitosa Räucherla, dal colore mogano e dall'affumicato intenso ma raffinatissimo, molto più aggraziato (tanto per dare un riferimento) della Schlenkerla, che in verità risulta piuttosto rude. Insomma, una gamma di birre ampia, variegata (seppure in stili germanici) e soprattutto di eccellente fattura, con due punte notevolissime nella Pils e nella Rauch. Nel frattempo il titolare, molto simpatico e disponibile, ci porta prima un piatto di affettati e cetrioli (ottima colazione!), per poi fermarsi con noi a discutere di birra (finalmente in Inglese).

Soddisfati per l'ottimo inizio di giornata, salpiamo per la vicina Memmelsdorf, per andare a pranzare al ristorante-hotel-birreria Drei Kronen. La struttura è accogliente e ben curata, e siccome la sala principale è piena ci fanno accomodare in una tranquilla saletta al piano superiore. Anche in questo caso il consiglio reperito su internet arriva da fonti romane, vicine al Manuele Colonna, uno dei pochi in Italia ad aver colto il potenziale delle birre franconi. Anche qui viene prodotta una Rauchbier, in questo caso chiamata Stöffla, ma vengono prodotte anche una Bock ("Böckla"; il suffisso -la, comune nei nomi delle birre, viene dal dialetto locale), una Pils e una generica "Lager" (una Helles). Tutte decisamente buone, in particolare ovviamente la Rauch, più "rustica" della Räucherla. Un altro pezzo forte del locale è senza dubbio il cibo: da un menu decisamente ampio scelgo degli spiedini di maiale con patate e funghi, molto gustosi, carne morbida e cotta al punto giusto, saporiti ma mai "pasticciati". Prima di andare via però ci prendiamo una cassa di Stöffla da dividerci: prezzo se ricordo bene di poco superiore a quelli già incontrati prima, ma comunque attorno all'euro a bottiglia.

Ripartiamo dirigendoci verso sud ovest, anche se per pochi chilometri: la meta finale è il paese di Geisfeld, con due produttori (Griess e Krug), ma sulla strada si trova il paesino di Schammelsdorf, dove è situato il birrificio Knoblach. Come non fermarsi quindi? A detta della Good Beer Guide anche questo produttore, come tanti della zona, si cimenta in una rauchbier (chiamata Räuschla); ma al momento della nostra visita non era presente. Sono però disponibili una Hell, una Dunkel, una Lager non filtrata (Ungespundes) e una Märzen. Le assaggiamo tutte condividendole, trovandole non da urlo ma ben fatte. Nel locale, come al solito molto curato, data forse l'ora pomeridiana, siamo praticamente gli unici avventori, e la signora gentilmente si offre di farci una foto di gruppo. Terminate le buone birre riprendiamo il nostro viaggio verso Geisfeld, dove arriviamo a cielo ormai scuro.

Parcheggiamo il camper nel piazzale che si trova all'ingresso ovest del paese (arrivando da Bamberga, sulla sinistra), e proseguiamo a piedi verso Griess, che si trova poco più avanti sulla medesima strada. A Geisfeld non si viene per la Rauch, ma per la Keller, lager non filtrata e quindi torbida: questa è quindi la nostra ordinazione alla birreria, insieme a qualcosa da mangiare data l'ora ormai tardopomeridiana (per le 18 stanno già tutti cenando...). Come da aspettative la birra risulta ottima, sicuramente la migliore kellerbier del viaggio, anche se purtroppo siamo verso la fine della serata e cominciamo ad accusare la fatica. Oltre alla keller prendiamo anche una bock (chiara) e una pils, entrambe degne di nota.

Terminata la visita a Griess, ci spostiamo di poche centinaia di metri per raggiungere l'altro produttore di Geisfeld, ovvero Krug. Qui il locale, sempre molto caratteristico e caratterizzato da trofei di caccia vari, è molto affollato, e dobbiamo rinunciare all'idea di un posto a sedere. L'unica birra disponibile al momento è sempre una keller, ma dal colore più ambrato, quasi fosse una "Vollbier". Seppure molto "sincera" come si addice ad una keller non filtrata, la birra risulta molto pulita e con un piacevole taglio amaro. Altro vantaggio, il prezzo di 1,80 Euro per un bel boccale (di ceramica) da mezzo litro... Anche qui in teoria viene prodotta una Rauch, ma non è disponibile. Emblematico il cartello all'uscita, che indica la "tappa" della "Via della Keller" da percorsi in bicicletta, partendo da Bamberga...

Drei Kronen di SchesslitzTornati a bordo del camper ritorniamo di poco verso nord, in particolare verso il paese di Schesslitz, sempre nella zona a est di Bamberga. Qua sono presenti due birrifici con altrettanti locali, entrambi sulla strada principale. Arrivando dall'autostrada il primo è Senger, che però troviamo in chiusura, senza quindi riuscire ad entrare. Il secondo invece si chiama Drei Kronen, si tratta di un omonimo del locale di Memmelsdorf, senza rapporti di "parentela". Il piccolo locale è ormai prossimo a chiudere, e oltre al nostro solo un altro tavolo è occupato. Assaggiamo quindi una Pils e una Dunkel: quest'ultima in particolare è di eccellente fattura. Il birrificio tra l'altro è reduce dalla vittoria di categoria nell'European Beer Star 2009 con la sua Weizenbock, non presente però nell'occasione della nostra visita. Ormai cotti, salutiamo il simpatico gestore (che ci regala anche una bottiglia di Pils!) e torniamo al camper: non prima di ciò però perdiamo il Seba, che collassa nel letto a castello. Noi invece, non paghi, torniamo a Merkendorf per tentare un colpo di coda dal mitico Hummel. L'orario di chiusura però è mezzanotte, e arriviamo solo cinque minuti prima. Il titolare, che scopriamo quindi chiamarsi Julius, non ci permette quindi di entrare (anche perchè non c'è più nessun altro avventore) ma, per scusarsi dell'inghippo (o forse per farci andare via!), ci dona due bottiglie.

Chiudiamo quindi la serata all'altro birrificio di Merkendorf, ovvero Wagner, il quale chiude più tardi. Ormai alle cozze, prendiamo solo una birra a testa, ovvero una buona keller, insieme ad uno spuntino di mezzanotte costituito da affettati e gli onnipresenti cetrioli. Proviamo anche a giocare a "Bidello" (un gioco di carte semplice ma maledettamente competitivo) facendoci dare le carte, ma il mazzo è un qualcosa di stranissimo che non permette di giocare a nulla di conosciuto! Giunti quindi al termine della prolifica giornata, Cinghio si impunta per andare in un'area di servizio a fare rifornimento d'acqua. Entriamo quindi in autostrada in direzione Bamberga, fermandoci in un'area di parcheggio nella quale soddisfiamo le insistenze del nostro mastro birraio, per poi addormentarci tranquillamente, in compagnia di camionisti provenienti da ogni parte d'Europa.


Lunedì 7

FässlaPer la gioia di Cinghio, che non vedeva l'ora di andare da Schlenkerla per bere la famosa rauch e mangiare lo stinco di maiale, oggi è il giorno destinato alla visita di Bamberga. Lasciamo perciò la nostra area di servizio e raggiungiamo la famosa città, una delle "Mecca" della birra. Purtroppo fatichiamo moltissimo a trovare un posto per il camper: i posti lungo le vie in periferia sono tutti riservati ai residenti (e quelli liberi sono sempre tutti occupati), e i parcheggi in centro non lasciano entrare mezzi di tale dimensione. Dopo numerosi giri a vuoto, decidiamo quindi di utilizzare un parcheggio per i bus turistici situato lungo il canale Meno-Danubio, verso nord-est della città, pagando il biglietto giornaliero di 10 euro. Visto che ci troviamo dallo stesso lato del canale, iniziamo il nostro tour da Fässla. Insieme a baldi anzianotti che fanno colazione, assaggiamo quindi la ottima pils che viene qui prodotta, oltre alla doppelbock "Bambergator" in bottiglia (non del tutto convincente, un po' troppo acquosa a mio avviso, ma dal nome epico). Cinghio ormai è in loop a chiedere Rauch e Stinco, ma è risaputo che gli unici produttori di rauch a Bamberga sono Schlenkerla (che poi la birreria si chiama Heller-Trum) e Spezial (proprio di fronte a Fässla)! Il locale è abbastanza piccolo, tranquillo e molto tradizionale, e volendo offre al piano di sopra alcune camere per il pernottamento (nemmeno troppo economico).

Usciti, prima di passare da Spezial ci concediamo una colazione "solida" presso un favoloso panettiere situato nei paraggi, prendendoci un'infinità di bretzel e pani vari buonissimi. Dopo questo siamo pronti per entrare da Spezial. La sala principale nonostante sia metà mattina è già affollata, e parecchi avventori stanno già pranzando. Noi invece ci limitiamo a bere, serviti da delle cameriere teutoniche da stereotipo. La parte del leone la fanno la Lager e la Märzen (questa solo in bottiglia) affumicate, molto delicate in particolare se confrontate all'altra cittadina, la Schlenkerla. L'altra birra che assaggiamo è una ottima Ungespundet. Rinfrancati, attraversiamo il ponte sul canale per recarci verso il centro. Mentre procediamo, le case si fanno sempre più antiche e tradizionali, fino a quando arriviamo nei pressi del famoso ponte sul fiume Regnitz che attraversa il vecchio municipio, situato su di un'isoletta. Si tratta di uno spettacolo unico e meraviglioso: non a caso l'intero centro storico di Bamberga è elencato tra i "Patrimoni dell'umanità" dell'UNESCO.

Attraversato il ponte inizia la zona forse più antica, quella al di sotto della Cattedrale. Qui, incidentalmente uno di fianco all'altro, si trovano due dei produttori di Bamberga: uno, Ambräusianum, è il più recente (2000) ma è chiuso il Lunedì; non ce ne rattristiamo più di tanto, sia perchè non gode di fama eccezionale, sia perchè l'altro è il più famoso di Bamberga e uno dei nomi più conosciuti al mondo, ormai sinonimo di Rauchbier: Schlenkerla. Mentre Cinghio raggiunge lo stato d'estasi, entriamo nell'enorme ristorante e veniamo fatti accomodare in una sala, la cui popolazione ci fa capire quanto il locale sia famoso, e quanto sia una vera attrazione per turisti: non c'è nessuno delle classiche figure fin ora incontrati (vecchietti, gruppi di amici, indigeni), bensì turisti giapponesi (o coreani), coppie anziane in gita e famiglie italiane con bambini al seguito. Cinghio può quindi finalmente mangiare lo stinco di maiale, mentre io opto per un Leberkäse. E' inutile chiedere cosa abbiamo bevuto: la Märzen affumicata è il prototipo delle Rauchbier, e bevuta direttamente in sede ha il suo fascino. Oltre ad essa è fortunatamente disponibile la Urbock (sempre affumicata), che in bottiglia è quasi impossibile da trovare in Italia. Il profilo dei malti affumicati è molto simile a quello della Märzen, ma è (a mio avviso) meglio bilanciato da un corpo e una gradazione più sostenuti. Usciamo però decisamente appesantiti, in particolare Cinghio che, come pena del contrappasso, viene colpito da un'indigestione da stinco.

Saliamo verso la vicina Cattedrale per una divagazione turistica. Il meteo non è dei migliori, con il cielo coperto e pioggia a intermittenza, ma la città è davvero incantevole. Visitata la Cattedrale, torniamo nella parte bassa e, percorrendo stradine molto caratteristiche, raggiungiamo quello che, seppure per pochi anni, è il più vecchio birrificio di Bamberga, nonchè uno dei più sottovalutati: Klosterbräu. Siamo praticamente gli unici avventori del locale, molto bello e antico. Cinghio ancora chiede vanamente rauch, per poi optare per un bicchiere d'acqua! Noi invece siamo qui per quella che si rivelerà una delle migliori bevute del viaggio: la Schwarzla (come si può intuire, una Schwarz). Si tratta di una lager nera, beverina ma molto gustosa, con un gusto pulito di torrefatto e tostato. Veramente una birra eccezionale, che dovrebbe essere riconosciuta come una delle perle di Bamberga. Anche la pils comunque non è per niente male. Molto soddisfatti riprendiamo il nostro giro turistico, scatenandoci nelle foto al celebre vecchio municipio, per poi visitare il caratteristico mercatino di Natale per le vie e le piazze del centro.

Dopo aver fatto alcuni acquisti (dolciumi, molto invitanti e onnipresenti) ci mettiamo in cammino tornando al di là del canale ma verso la zona sud della città, destinazione Mahr's Bräu. Si sta facendo ora di cena e il locale è decisamente affollato, tantoché non troviamo posto a sedere e, volendo solo bere, ci sistemiamo in una specie di corridoio, collegato con il bancone tramite una specie di finestra "passabirra". La birra più famosa di Mahr è la Ungespundet, familiarmente chiamata "U". Il nome significa "senza tappo", dal momento che queste birre vengono fatte fermentare in botti aperte. Il risultato (che è anche caraterizzato dalla non filtrazione) è una birra dal colore più carico, e caratterizzata da un lieve ossidato e dalla bassissima gasatura. Quella di Mahr è il prototipo dello stile, e sicuramente una delle migliori realizzazioni. Oltre ad essa, beviamo anche una buona Lager dorata.

Avendo però fame, e come già detto non potendoci sedere, torniamo indietro sulla stessa strada per raggiungere un altro produttore di Bamberga: Keesmann. Anche qui c'è parecchia folla, ma troviamo posto in un tavolo insieme a tre signori, dei quali uno scopriamo presto essere un Italiano originario del Friuli, trasferitosi a Bamberga in giovane età e fattosi una vita nella città francone (beato lui!). Ascoltando quindi i suoi interessanti racconti ceniamo e beviamo le birre della casa, una pils, una hell e una bock, di livello discreto. Chiacchierando con Romeo (così si chiama il nostro amico friulan-francone) passiamo una tranquilla serata, terminata la quale ci incamminiamo verso il camper. Sulla strada però Alberto si accorge di aver dimenticato degli accessori per il suo Nintendo DS da Keesmann, e deve tornare indietro. Noi, passando di fronte all'accoppiata Spezial-Fässla, optiamo per aspettarlo dal primo, sedendoci in una sala più interna dal momento che quella principale è molto affollata, e godendoci l'ultima rauch della nostra visita a Bamberga.

Raggiunti da Alberto, e concesso anche a lui il bicchiere della staffa, torniamo verso il nostro camper che ha trascorso indenne la giornata nel parcheggio per gli autobus. Usciamo da Bamberga per raggiungere un posto più tranquillo per dormire, ma la volontà di tutti è concorde: Julius! Torniamo quindi a Merkendorf per fare quello che non ci era riuscito il giorno prima, ovvero chiudere la serata dall'ormai mitico Hummel. Ed è così che otteniamo la più grande vittoria del viaggio, ovvero giocare a bidello, con abbondante Räucherla a dissetarci, e con la compagnia di Julius al nostro tavolo. A mezzanotte il locale chiude e dobbiamo interrompere il nostro torneo, ma prima di andare via passiamo dal birrificio vero e proprio nel cortile posteriore per comprare numerose casse delle ottime birre. Anche qui tanto per cambiare siamo sotto l'euro a bottiglia, per birre di assoluto valore; in più il mitico Julius ci omaggia di un paio di bottiglie e di un libro sulle birre della Franconia (ragazzi chi di voi l'ha tenuto?). Coi nostri "trofei" in mano, torniamo quindi al camper parcheggiato in uno spiazzo vicino ad un campo sportivo (entrando in paese arrivando da Drosendorf) e collassiamo. E' stata la giornata più dura dell'intero viaggio, ma quella più densa di soddisfazioni!


Martedì 8

La nostra ultima giornata di viaggio si apre quindi a Merkendorf, dove ci svegliamo sotto la consueta pioggerella che ci ha accompagnato per quasi tutto il tempo. Ci dirigiamo subito verso la strada tra Schesslitz e Bamberga (che è stata un vero "asse" dei nostri giri), a Drosendorf (da dove si diparte la strada per Merkendorf), dove, proprio in prossimità del bivio, si trova Göller, birrificio di proprietà dell stessa famiglia di quello, ben più importante, di Zeil am Main, ma comunque entità di produzione a sé stante. La signora ci riserva una divertente accoglienza (Cinghio entra e chiede se è aperto, lei risponde qualcosa in tedesco ma il cui significato, perfettamente comprensibile, era "se sei entrato vorrà dire che è aperto"), e ci sediamo al tavolo per iniziare, alle 9:30 del mattino, con un lager e una dunkel (dal colore ramato) della casa, trovandole birre buone e corrette. Nel frattempo assistiamo a divertenti scenette, come Alberto che ricarica la batteria del Nintendo DS attaccandolo ad una presa situata sopra alla porta della toilette o all'unico altro avventore, un signore dall'età avanzata, che si lascia andare a rumori vari. Trattandosi del quarto e ultimo giorno di viaggio siamo abbastanza provati, in particolare Cinghio e Michele sembrano quelli più in difficoltà. Menzionevole invece Alberto, che al suo primo viaggio birrario non ha perso un colpo. Una volta usciti, ci fermiamo dall'immancabile panettiere per l'ultima colazione a base di dolci e bretzel.

Lasciamo quindi Drosendorf e l'area di Bamberga, spingendoci verso sud ma non di troppo, in quanto non stiamo ancora partendo, ma spostandoci di poche decine di chilometri per raggiungere due locali che avevamo in programma: Barnikel a Herrnsdorf e Weber a Röbersdorf. Purtroppo però inizia ad avvicinarsi la metà giornata, e con tutto il viaggio di ritorno davanti a noi, nonostante la mia riluttanza, optiamo per fermarci in uno solo dei due locali: la scelta cade su Barnikel, dati anche i feedback di qualche italiano già statoci. Il locale si trova in un piccolo paesino in una valle circondata da colline; all'esterno una affettuosa gatta bianca e nera ci riempie di complimenti. Entrati, ci accomodiamo nell'unica sala di modeste dimensioni, mentre gli avventori e la fraulein che ci serve sono di dimensioni tutt'altro che modeste! Sono appena passate le undici di mattina ma tutti stanno mangiando dei piatti molto abbondanti e dall'aspetto molto gustoso. Non posso quindi essere da meno, e chiedo la speisekarte scegliendo poi un piatto di wurstel: si tratterà di due grossi salsicciotti molli e senza consistenza, insaccati nella pelle (da non mangiare...) uno bianco e uno scuro (tipo sanguinaccio), accompagnati da abbondanti crauti. All'aspetto sono disgustosi, ma al gusto si rivelano molto buoni! Per quanto riguarda la birra, sono presenti una Lager, una Dunkel e una Bock. In teoria viene prodotta anche una Rauch, ma evidentemente non era disponibile... Le birre che assaggiamo sono decisamente particolari,tutte caratterizzate da "puzzette" molto rustiche e leggermente velate, ma comunque molto buone. Cinghio, che prima criticava per l'orario a cui mi ero già messo a mangiare, ordina un appetitoso spezzatino coi funghi (o qualcosa di simile), mentre stavolta è Michele ad essere vittima dell'ennesima defaillance fisica. Si chiude quindi così la nostra esperienza francone, non prima di aver dato un'occhiata al rusticissimo impianto di produzione e di aver coccolato la affettuosa gatta.

Salutiamo Herrnsdorf e rimontiamo sul camper, dirigendoci prima verso ovest per prendere l'autostrada che da Würzburg procede verso sud, entrare brevemente in Austria nei pressi del lago di Costanza, rientrare in Svizzera e scavalcare le Alpi al San Bernardino (strada molto divertente): il viaggio procede molto tranquillamente (a parte un incidente a un camioncino senza gravi conseguenze per il conducente). Questo percorso, alternativo a quello dell'andata, è stato in realtà previlegiato per passare, una volta rientrati in Italia, nei pressi di Como, dove sappiamo bene tutti cosa c'è, e ci sembra giusto, dopo aver fatto conoscere ad Alberto le meraviglie della lontana Franconia, fargli visitare anche quelle della nostra Italia. É però l'otto dicembre, giorno festivo, e a Cinghio viene il sospetto che il Bi-Du sia chiuso. Dopo qualche telefonata alla quale non riceviamo risposta, decidiamo quindi di proseguire dritto oltre l'uscita di Stabio e rientrare in patria dalla solita dogana di Brogeda (nota per i soliti timorosi: nessunissimo problema, nè in entrata nè in uscita dalla Svizzera, anche con un carico di birra vergognoso), uscendo infine dall'autostrada a Lomazzo, e battezzare Alberto al Birrificio Italiano. La chiusura ricorda quindo molto quella del nostro primo pellegrinaggio in Belgio: ottime birre al Birri (Tipopils, Imperial pils, Bibock e Vudù), anche in tema col viaggio appena concluso data l'ispirazione tedesca, ottimo cibo (Cevapcici, polpette di carne con cipolle e altri aromi), ma prezzi (sia della birra che del cibo) che se in Italia sembrano ormai normali, paragonati con quelli franconi sono completamente folli, essendo il triplo se non di più (e non ditemi che in Germania gli stipendi sono un terzo di quelli italiani o mi metto a ridere). Nulla contro il Birrificio Italiano, se fossimo passati dal Bi-Du o da altri locali avremmo comunque fatto le stesse considerazioni... Con una ottima Bibock si chiude quindi il nostro viaggio: riportiamo Alberto a Melegnano e Cinghio a Stazzano, per poi tornare a Voghera (Seba avrebbe riportato il camper a Pozzolo il giorno dopo), non dopo aver rischiato di essere centrati da un tamarro (dopo migliaia di chilometri in Germania, ovviamente rischiamo la vita in quel centinaio percorsi in Italia).

Fine del viaggio e, per vostra fortuna, del report! Si è trattato di un viaggio pieno di vittoria, sia per le ottime bevute (e a ottimi prezzi) fatte, sia per l'aver visitato zone fin ora a me estranee, ma in particolare per l'averci aperto gli occhi (tranne che a Cinghio, che continuerà a dissentire su tutto quello che segue..!) su un fatto che, in Italia come in altri paesi che stanno di recente riscoprendo la birra (vedi Danimarca), tendiamo a dimenticare: potranno anche esistere birre speciali, fortissime, iperluppolate, birre "Disneyland" (per citare una fortunata definizione del mitico Kuaska), ma la birra resta (perlomeno, a mio avviso) pur sempre una bevanda che va bevuta, non assaggiata, e che deve piacere, non stupire. Ben venga quindi la bassa fermentazione, non quando viene utilizzata come metodo per produrre birre piatte e insapore come nell'industria, ma quando, come per le birre assaggiate nel viaggio (italiane incluse, vedi Tipopils e Bibock) diventa una tecnica in grado di dare birre di una raffinatezza suprema (superiore a molte alte fermentazioni dove con esteri e aromi a volontà si tende a coprire i difetti...) e di grande beverinità.


Indirizzi, orari di apertura e POI dei locali citati: (torna su)

Windischeschenbach - Neuhaus
Wolfraumstub'n
Braugasse
Windischeschenbach
Sito web
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Da Roude
Stadtplatz 3
Windischeschenbach
T. +49096812185
Sito Web
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Loistl
Neustäder Strasse 8
Windischeschenbach
Sito web
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Oberpfälzer Hof
Hauptstrasse 1
Windischeschenbach
T. +4909681788
Sito web
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Beim Gloser
Lehnerberg 2
Windischeschenbach
T. +49096813170
Sito web
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Schlosshof bei Familie Weiss
Schlosshof
Windischeschenbach
T. +4909681 2660
Sito web
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Beim Binner
Kleiau 3
Windischeschenbach
T. +49096811498
Sito web
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Fiedlschneider
Stadtplatz 15
Windischeschenbach
Sito web
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Stern
Neustädter Strasse 24
Windischeschenbach
Sito web
Scarica il segnaposto pier Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Zum Posterer
An der alten post 5
T. +4909681918088
Windischeschenbach
Sito web
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Weissen Schwan
Pfarrplatz 1
Windischeschenbach
T. +49096811230
Sito web
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Schoilmichl
Marktplatz 20
Neuhaus
T. +49096811397
Sito web
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Beim Käck'n
Marktplatz 18
Neuhaus
T. +49096812769
Sito web
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Bahler (Fam. Witt)
Marktplatz 12
Neuhaus
T. +49096813916
Sito web
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Teicher
Marktplatz 4
Neuhaus
T. +49096812128
Sito web
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Schafferhof
Burgstrasse 6
Neuhaus
T. +4909681917160
Sito web
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!


Franconia
Brauerei Göller (Zeil)
Speiersgasse 21
Zeil am Main
T. +49095249554
Sito Web
Lun-Dom 09:00-01:00
Chiuso Mar da Set a Mag
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Brauerei Hummel
Lindenstrasse 9
Memmelsdorf-Merkendorf
T. +49095421247
Sito Web
Lun, Mer-Sab 09:00-24:00
Dom e fest 9:00-12:00, 15:00-24:00
Chiuso Mar
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Drei Kronen (Memmelsdorf)
Hauptstrasse 19
Memmelsdorf
T. +490951944330
Sito Web
Lun 17:00-23:00
Mar-Sab 11:00-23:00
Dom 11:00-15:00
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Brauerei Knoblach
Kremmeldorfer Strasse 1
Litzendorf-Schammelsdorf
T. +4909505267
Mar-Ven 15:30-23:00
Sab-Dom e fest 09:00-23:00
Chiuso Lun
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Griess
Magdalenenstrasse 6
Strullendorf-Geisfeld
T. +4909501624
Sito Web
Lun-Mar, Gio-Ven 15:00-22:00
Sab-Dom 10:00-22:00
Chiuso Mer
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Krug
Alte Dorfstrasse 11
Strullendorf-Geisfeld
T. +4909505484
Sito Web
Lun, Mer-Ven 16:00-?
Sab 14:00-?
Dom e fest 10:15-?
Chiuso Mar
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Drei Kronen (Schesslitz)
Hauptstrasse 39
Schesslitz
T. +49095421564
Sito Web
Gio-Mar 9:00-14:00, 17:00-01:00
Chiuso Mer
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Wagner
Pointstrasse 1
Memmelsdorf-Merkendorf
T. +4909542620
Sito Web
Mar-Dom 09:00-24:00
Chiuso Lun
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Göller (Drosendorf)
Schesslitzer Strasse 7
Memmelsdorf-Drosendorf
T. +49095051745
Mar-Dom 09:00-?
Chiuso Lun
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Barnikel
Dorfstrasse 5
Frensdorf-Herrnsdorf
T. +4909502293
Gio-Mar 09:00-23:00
Chiuso Mer
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!


Bamberga
Fässla
Obere Königstrasse 19
T. +49095126516
Sito Web
Lun-Sab 08:30-23:00
Dom 08:30-13:00
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Spezial
Obere Königstrasse 10
T. +49095124304
Sito Web
Lun-Ven, Dom 09:00-23:00
Sab 09:00-14:00
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Schlenkerla
Dominikanerstrasse 6
T. +49095156060
Sito Web
Mer-Lun 09:30-23:30
Chiuso Mar
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Klosterbräu
Obere Mühlbrucke 1
T. +49095152265
Sito Web
Lun-Ven 10:30-23:00
Sab-Dom e fest 10:00-23:00
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Mahr's Bräu
Wunderburg 10
T. +4909519151719
Sito Web
Lun-Dom 09:00-23:00
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!
Keesmann
Wunderburg 5
T. +4909519819810
Lun-Ven 09:00-23:00
Sab 09:00-15:00
Chiuso Dom
Scarica il segnaposto per Google Earth! Scarica il POI per Tom Tom!



Torna alla pagina dei viaggi